butto fuori il rospo..

Piuttosto che passare l'intera giornata a elargire pensieracci..sputo fuori il rospo : 

Il freddo umano che ho attorno mi gela..provo a mettere un po' di calore..ma non riesco a scaldare la bruttura umana,sono una comune mortale..mai più di ora mi rendo conto di quanto io sia una misera mortale e di quanto il cancro mi abbia profondamente cambiata e ancora ci sarà evoluzione sia del mio corpo che della mia psiche.."Sembra che le donne più belle scelgano sempre gli stronzi più tremendi, i fasulli più evidenti.  la donna va col fasullo perché lui sa mentire bene." eppure lui sembrava vero,sensibile, autentico.ma tante cose sembrano autentiche, ma le parole non bastano ,se poi non si espongono nell'ovvio.Non sono innamorata sono solo delusa di tanti uomini che t'inseguono ti corteggiano e poi cominciano ad essere confusi..l'ultimo conosciuto è uno di quegli uomini che non ha capito un cazzo della vita che si era sistemato con la prima o forse la seconda donna della vita..ovviamente storia di merda un uomo ( o donna) che si comporta cosi è un  ignorante; non ha idea di che cosa sia una donna( o uomo a seconda di chi è rivolto). Un uomo deve fare dei percorsi completi, questo ovviamente  non significa solo andarci a letto con le donne;ma "viverle".Quest' uomo ( lo biasimo) ha paura  di  mettere l'anima a disposizione di altre. Era più comodo l'essersi sistemato per 13 anni  con una donna,  avrà detto tra se e se: "ecco, è il meglio che posso fare."Mi rendo conto che di persone cosi è pieno il mondo: ravvisano comprendono che quel rapporto va male ,ma non importa, Si accontentano..quando la storia finisce, ( non per loro volere) hanno la paura fottuta di percorrere di nuovo tutta la trafila.Hanno passato 13 anni a guardare la tv.. e se in tv non c'era nulla la guardavano lo stesso ...era meglio che guardarsi in faccia e uscire le palle e parlarne.. era molto più comodo e meno doloroso guardare in faccia la realtà. Per fortuna che c'è la la tv: ha tenuto insieme più coppie subdole fatte di corna e falsità, di quanto non abbiano fatto i figli o la chiesa.